Il primo appalto fu per le pulizie all’ospedale di Treviglio, nel 1968. Da allora la filiale italiana della Dussmann Service di strada ne ha fatta tanta, chiudendo il 2018 con un fatturato record di 522 milioni di euro, 8 basi in Italia e 17.000 dipendenti. Proprio quel primo appalto ha portato la multinazionale tedesca a mettere radici in Bergamasca. La sede operativa, dopo Treviglio, si è spostata a Lallio fino all’attuale, a Capriate, dove lavorano 150 persone.
«Presto potremmo tornare all’ospedale di Treviglio — annuncia Renato Spotti , trevigliese, amministratore delegato da settembre 2018 dopo 23 anni di carriera nel gruppo —, abbiamo vinto l’appalto e siamo in fase di aggiudicazione definitiva, come agli ospedali di Seriate e Monza». La società gestisce già il Papa Giovanni XXIII e l’aeroporto di Orio, mentre a livello nazionale ha in appalto la pulizia dei Freccia Rossa e del ministero della Difesa.
Dall’originale settore della sanificazione (gestisce 578 strutture), la Dussmann Service si è espansa alla ristorazione (34 milioni di pasti serviti l’anno, 907 plessi coperti), alla sterilizzazione (ferri chirurgici) e con l’acquisizione nel 2018 della Gaetano Paolin è entrata nel segmento dell’impiantistica e delle manutenzioni. «La nostra è una crescita per lo più interna — chiarisce Spotti —. Nel 2018 il fatturato è salito del 14% e negli ultimi cinque anni del 60%. L’obiettivo per i prossimi cinque è raggiungere quota 800 milioni».
(Fonte: Corriere della Sera - Bergamo)